Dormire meno di sei ore a notte aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e il rischio di aterosclerosi
Le persone che dormono meno di sei ore a notte possono essere ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari (CV) rispetto a quelle che dormono tra le sette e le otto ore. Lo suggeriscono i risultati dello studio “PESA CNIC-Santander” pubblicato sul “Journal of American College of Cardiology (JACC)”. In particolare, secondo la ricerca, un sonno di scarsa qualità aumenta il rischio di aterosclerosi, con un accumulo di placche nelle arterie diffuse in tutto il corpo.
«In medicina finora abbiamo cercato di capire le malattie CV. Adesso, grazie a studi come PESA CNIC-Santander, stiamo iniziando a capire la salute» commenta Valentin Fuster, Direttore Generale del CNIC (Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares) ed editore capo di JACC.
«Ci sono due cose che facciamo ogni giorno: mangiare e dormire. Abbiamo riconosciuto per molti anni la relazione tra una buona alimentazione e la salute CV, tuttavia, non conosciamo altrettanto bene il rapporto tra il sonno e la salute CV» sottolineano gli autori dello studio, coordinati da José M. Ordovás, ricercatore al CNIC di Madrid e direttore di Nutrizione e Genomica presso il Centro di ricerca sulla nutrizione umana Jean Mayer USDA sull’invecchiamento presso la Tufts University di Boston.
«Le malattie CV sono un problema globale importante e noi lo stiamo prevenendo e trattando utilizzando diversi approcci, tra cui prodotti farmaceutici, attività fisica e alimentazione, ma questo studio sottolinea che dobbiamo includere il sonno come una delle armi che usiamo per combattere le malattie cardiache: un fattore che stiamo compromettendo ogni giorno» sottolineano Ordovás e colleghi.
Durata e qualità del sonno sono aspetti vitali per la salute del cuore e dei vasi
«Questo è il primo studio che dimostra che il sonno misurato oggettivamente è associato indipendentemente con l’aterosclerosi in tutto il corpo, non solo nel cuore» aggiungono gli autori.
Precedenti studi hanno dimostrato che la mancanza di sonno innalza il rischio di malattie CV aumentando i fattori di rischio di malattie cardiache come la glicemia, la pressione arteriosa, l’infiammazione e l’obesità, proseguono.
«Nel nostro studio abbiamo incluso quasi 4.000 partecipanti allo studio PESA-CNIC Santander e abbiamo voluto valutare l’impatto della durata del sonno o della sua frammentazione nell’aterosclerosi. Abbiamo visto che i partecipanti che hanno dormito meno di 6 ore al giorno o avevano un sonno molto frammentato presentavano più placche di colesterolo rispetto a chi dormiva più ore o dormiva in modo meno frammentato».
In conclusione, sostengono i ricercatori, «la durata e la qualità del sonno sono di vitale importanza per la salute CV».
Per la prima volta misure oggettive mediante l’uso di actigrafi
Lo studio ha coinvolto 3.974 impiegati di banca partecipanti allo studio PESA CNIC-Santander, guidato dal direttore generale del CNIC Valentín Fuster, nel quale sono state utilizzate tecniche di imaging per rilevare la prevalenza e il tasso di progressione delle lesioni vascolari subcliniche in una popolazione con un età media di 46 anni.
Tutti i partecipanti erano senza malattie cardiache note e due terzi erano uomini. Tutti i partecipanti hanno indossato un actigrafo – un piccolo dispositivo che misura continuamente l’attività o il movimento – per sette giorni per misurare le loro caratteristiche del sonno.
Erano divisi in quattro gruppi: quelli che dormivano meno di sei ore, quelli che dormivano da sei a sette ore, quelli che dormivano da sette a otto ore e quelli che dormivano più di otto ore. I partecipanti sono stati sottoposti a ecografie 3D cardiache e tomografia computerizzata cardiaca (CT) per cercare malattie cardiache.
Lo studio ha rilevato che, dopo aver considerato i fattori di rischio tradizionali per le malattie cardiache, i partecipanti che dormivano meno di sei ore avevano il 27% di probabilità in più di avere aterosclerosi in tutto il corpo rispetto a quelli che dormivano da sette a otto ore. Allo stesso modo, coloro che avevano una cattiva qualità del sonno avevano il 34% di probabilità in più di avere aterosclerosi rispetto a coloro che avevano una buona qualità del sonno.
La qualità del sonno è stata definita dalla frequenza con cui una persona si svegliava durante la notte e dalla frequenza dei movimenti durante il sonno, che riflettono le fasi del sonno. Mentre il numero di partecipanti che dormivano più di otto ore era piccolo, lo studio ha anche suggerito che il sonno eccessivo potrebbe essere associato a un aumentato rischio nell’aterosclerosi, specialmente nelle donne.
Il nuovo studio è diverso da precedenti studi sul rapporto tra sonno e salute del cuore in diversi modi, rilevano Ordovás e colleghi. È più ampio di molti studi precedenti ed è focalizzato sulla popolazione sana. Molti studi precedenti hanno incluso persone con apnea notturna o altri problemi di salute, mentre altri si sono basati su questionari per determinare quanto dormissero i partecipanti.
Questo studio invece ha utilizzato gli actigrafi per ottenere misure oggettive del sonno. «Quello che le persone riportano e quello che fanno sono spesso diversi» fanno notare.